Io che amo solo me a cura di Ramona Parenzan e Marina Sorina | Recensione di Sandy

Io che amo solo me di Ramona Parenzan e Marina Sorina

“Ero vuota, e il mio sguardo vacuo, totalmente assorbito dal suo.”

Dettagli:

  • Acquistalo subito: Io che amo solo me
  • Uscita: 26 gennaio
  • Editore: La strada per Babilonia
  • Genere: Narrativa illustrata
  • Prezzo: € 16,00
  • Pagine: 128

Il Libro – Trama:

“Io che amo solo me” è il mantra delle donne che ce l’hanno fatta a sfuggire dalle distorsioni che l’amore malato riserva. Ma è anche l’invocazione silente di quelle donne che da questa trappola emotiva ancora si devono liberare, quelle donne che subiscono, quelle donne che si mortificano, quelle donne che non si sentono abbastanza, che restano anche quando l’unica scelta accettabile sarebbe andar via. Elemento di congiunzione di tutte le storie che animano questa antologia “terapeutica” che intervalla parole e immagini, utile guida comportamentale per le donne ma anche per qualche maschio intemperante, è la molteplicità scandita dall’intercultura, e il senso del viaggio che non sempre rappresenta un ritorno, anzi talvolta diventa salvifico proprio perché è in se stesso un congedo. Le donne che si amano spesso tacciono eppure sanno parlare; sanno parlare d’amore, di vita condivisa, di tempo intimo, di forza e fragilità insieme, di colori e raffigurazioni, di luci e di ombre. Le donne che si amano sono quelle che all’improvviso, un giorno come tanti che però fa la differenza, interrompono il silenzio della solitudine e si ripetono a gran voce che la rinascita è finalmente reale.

Let’s talk about “Io che amo solo me”

I racconti stanno diventando frequenti tra le mie letture, non a caso sono qui per presentarvi l’ultima raccolta che ho letto. Si tratta di “Io che amo solo me”, curato da Ramona Parenzan e Marina Sorina, pubblicato da “La strada per Babilonia”. Le protagoniste sono donne caparbie, determinate, forti. Queste donne in amore hanno fatto “scelte stupide”, come suggerisce il titolo del romanzo di Connel Cowan e Melvyn Kinder, “Donne intelligenti, scelte stupide”, citato nella prefazione dell’opera.

Il progetto racchiude la collaborazione di diverse autrici, donne che attraverso le storie cercano di lanciare un messaggio forte e chiaro, rafforzato dalle illustrazioni oniriche di diverse illustratrici, che hanno accompagnato la fine dei racconti. Lo scopo è quello di far aprire gli occhi alle donne, istruendole sui subdoli trucchetti usati dall’uomo lota, che spesso e volentieri si rivela soltanto una perfetta illusione, fino a quando l’incantesimo non si spezza ed è solo allora che si incominciano a vedere le crepe mai notate fino a quel momento.

“Era solo questione di tempo, pensavo, solo questione di amore e pazienza.” Le macchie di Marina Sorina

Ogni racconto si articola con un’incontro o una vicenda spesso sgradevole che ha portato la protagonista a lasciarsi alle spalle quel peso morto che la teneva ancorata a terra. Le storie sono narrate da autrici straniere che portano la loro testimonianza sotto l’occhio attento del lettore, aiutandolo a comprendere l’universo femminile e ciò che deriva dall’esperienza negative di un rapporto tossico, soffocante, finito male. 

Si tratta di voci unite per rialzarsi, aiutare a trovare il coraggio dove non sembra possibile intravedere un barlume di speranza. Queste donne, nonostante tutto, hanno trovato la forza per andare avanti, slegarsi da una situazione ammorbante che stava portando via loro la possibilità di vivere, sperimentare, muoversi verso un’altra direzione. In 128 pagine le autrici hanno saputo come rappresentare il dolore, la perdita e la scelta, in maniera cruda e categorica, perchè solo così è possibile essere diretti e lanciare un messaggio a chi ascolta. 

Quanti casi di femminicidio sentiamo ogni giorno al telegiornale? Quante sono le donne che scelgono il silenzio?

Io che amo solo me è un grido di battaglia volto a richiamare l’attenzione e incitare tutte coloro le quali tacciono a far sentire la loro voce e denunciare il loro tormento, spingerle a scegliersi e finalmente “amarsi”. Ma non solo. L’antologia di racconti ben curata da Ramona Parenzan e Marina Sorina è anche un’amica fidata, una confidente nella quale riporre fiducia e dire, anzi, gridare, Io amo solo me. 

La forza che anima questa raccolta vibra di energia propria, la si percepisce ad ogni parola usata nelle storie e nelle illustrazioni che mostrano con cura e abilità l’animo che ha spinto queste donne ad unirsi sotto un’unica antologia. Bisogna leggerlo per smettere di far finta che i problemi di questo genere non esistano, ma anche per capire che spesso e volentieri non sono altro che scelte sbagliate, le quali portano a tristi conseguenze. L’importante è liberarsi, darsi un’altra possibilità, scegliersi. È solo così che si riuscirà ad andare avanti, prendendo possesso della propria vita ed essendo finalmente, come ci hanno sempre detto, artefici del nostro futuro.

 

 

 

 

Note sulle autrici – Ramona Parenzan e Marina Sorina:

Ramona Parenzan,nata a Bergamo nel 1973, vive a Brescia. Raccontastorie piena di immaginazione, laureata in filosofia, amante della poesia e delle letterature del mondo. Ha curato libri sui temi dell’intercultura e dell’adozione. Insegna italiano come seconda lingua a minori e adulti migranti. Quando vuole stare bene nuota e scrive.

Marina Sorina, nata a Kharkik, in Ucraina, dal 1996 vive a Verona, dove ha conseguito un dottorato di ricerca in letterature straniere. Attualmente lavora come guida turistica, traduttrice e insegnante. Ha pubblicato un romanzo e diversi racconti in Italia e all’estero.

Angolo autrici ed illustratrici:

Le autrici

Luiza Dinica Diculescu, Sandamali Davì, Ramona Parenzan, Ana Patricia Mc’ Kinney, Mighena Proi, Tatiana Mora, Priya Brignoli, Farwa Umma, Amazona Hajdaraj, Giulia Bacchi, Maina Sorina.

Le illustratrici

Laura Zani, Fiammetta Segala, Giulia Bacchi, Valentina Brostean, Luisa Lombardi, Luisa Valenti

 

 

 

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